Dopo aver riscontrato che la classe ha avuto difficoltà nell’assimilare tutte le regole della prospettiva (semplici ma concettualmente non sempre immediate) ho deciso di renderle più divertenti (e quindi più facilmente memorizzabili) riscrivendole in forma di stornelli da cantare sulla musica di “Arizzate cumpà”.
Ogni studente deve imparare almeno 5 strofe a memoria, una per ogni blocco in cui sono divise le strofe.
Quando vai a disegnare in prospettiva:
Quando vai a disegnare in prospettiva
fai una proiezione ch’è centrale,
fai una proiezione ch’è centrale.
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Il quadro anche vetro puoi chiamare
così il pian di terra, geometrale,
così il pian di terra, geometrale.
RIT.
Quando ti metti a far la prospettiva
disegni l’infinito nel reale,
disegni l’infinito nel reale.
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La fuga rappresenta nel reale
un punto che invece è irrazionale,
un punto che invece è irrazionale.
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Se quadro e geometrale fai incontrare
trovi una linea che è sempre reale,
trovi una linea che è sempre reale.
RIT.——- (fine primo blocco) ——–
Se fai una prospettiva ed è centrale
al centro metti il punto principale,
al centro metti il punto principale.
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Se una retta al quadro è ortogonale
concorre sempre al punto principale,
concorre sempre al punto principale.
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Se invece è storta a quarantacinque
un punto di distanza va a trovare,
un punto di distanza va a trovare.
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Se invece è ortogonale al geometrale
vuol dire ch’è una retta verticale,
vuol dire ch’è una retta verticale.
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Le verticali sono parallele
al vetro, e quindi esse restan tali,
al quadro, e quindi esse restan tali.
RIT.——- (fine secondo blocco) ——–
Di prospettive ce ne sono tante,
la generale è l’accidentale,
la generale è l’accidentale.
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Più facile è quella ch’è frontale,
tale prospettiva è la centrale,
tale prospettiva è la centrale.
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Non solo la central e accidentale,
ci sta anche quella razionale,
col quadro inclinato in generale.
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C’è anche con il quadro orizzontale,
è fatta come quella centrale,
solo che verso terra stai a guardare.
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Quella accidentale è generale,
mentre quella central è particolare,
mentre quella frontal è particolare.
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Quando l’inclinazione è generale
più comoda sarà l’accidentale,
più comoda sarà l’accidentale.
RIT.——- (fine terzo blocco) ——–
Per trovare una fuga devi usare
la parallela all’originale,
la parallela all’originale;
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il pian del vetro lei dovrà bucare
ma sull’osservator dovrà passare,
ma sull’osservator dovrà passare.
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Se è parallela al piano geometrale
sull’orizzonte se ne andrà a fugare,
sull’orizzonte se ne andrà a fugare.
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E se la prospettiva è accidentale
per ogni retta tu potrai trovare
la fuga che t’aiuta a disegnare.
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Se sull’osservatore fai passare
sei rette inclinate in generale,
sei fughe sopra il vetro vai a trovare.
RIT.——- (fine quarto blocco) ——–
Sulla linea di terra puoi trovare
le tracce di ciò che vuoi disegnare,
le tracce di ciò che vuoi disegnare.
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Se due parallele han due tracce
in prospettiva vanno ad una fuga,
in prospettiva vanno ad una fuga.
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Ma alcune parallele non convergon,
le parallele al quadro restan tali,
sol parallele al quadro restan tali.
RIT.
Sia nella central che accidentale
tutte le altezze è facile trovare,
tutte le altezze è facile trovare.
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Prendi una traccia e poi tira l’altezza,
siccome sta sul vetro è sempre esatta,
siccome sta sul vetro è sempre esatta.
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Dunque è una traccia anche in altezza,
si unisce come a terra sulla fuga,
è un piano verticale in prospettiva.
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E se un quadrato vuoi disegnare,
devi trovare la sua diagonale,
devi trovare la sua diagonale.
RIT .
Tanto l’osservator dal quadro dista,
il cerchio di distanza ha tale raggio,
il cerchio di distanza ha tale raggio.
RIT.
Sono bene accette proposte, correzioni o, meglio ancora, traduzioni in dialetto (purché il senso rimanga lo stesso).
